Dopo un anno segnato da una serie di lettere a "Invece Concita" (vedi Che sconfitta questi figli che se ne vanno, Cara Sonia anche per noi figli è una sconfitta, Una nonna e le favole al telefono, solo per citarne alcune) pregna della retorica vecchio-patriottica del tristissimo giovane italico, costretto a lasciare mestamente la sua Italia, nella celebrazione di una gran sconfitta per lui, per la sua famiglia, per il Paese, e per l'Umanità tutta, stamattina apro il giornale accanto alla mia tazzona di porridge freddo e mi ritrovo questo articolo di Federico Fubini: La fuga dei giovani è la nuova paura.
Già dal titolo, ammetto di aver più o meno consciamente iniziato ad affilare gli artigli.
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