8/16/2020 0 Comments Tornare a Trieste - parte 2
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8/11/2020 0 Comments Tornare a TriesteTornare a Trieste d'estate per me è sempre un tuffo nella nostalgia e nella bellezza. Più di quando torno a Natale: lì fa piacere rivedere famiglia e amici, ma il mio habitat naturale è Trieste d'estate. Si sta all'aperto. Nessuna parte di me patisce il minimo freschino, anche se ho solo infilato un vestito di cotone da niente e sto ciabattando coi miei in birkenstock, in omaggio alla mula che sciabattava da maggio ad ottobre che ero anni fa. Andando in città si vedono persone di ogni età mischiate a passeggiare, e non sapete quant'è raro in Inghilterra vedere gruppi di persone non omogenee. Fa bene al cuore notarlo. Le persone sono vestite...bene! D'accordo, il Triestino non è noto per essere il meglio vestito d'Italia, eppure uno non incorre in particolari traumi visivi. Che io ve lo giuro che la settimana scorsa davanti a Kings Cross alla luce del giorno ho visto una ragazza in reggiseno. Non crop top con le crisi d'identità, reggiseno consapevole, bianco con coppa a triangolo preformata ma non imbottita e allacciatura in pizzo elastico. Non prentedevela, lo so che siamo tutti liberi di vestirci come vogliamo - lungi da me andare a castigare, ma no, non siamo tutti belli e appropriati a luoghi e situazioni qualunque cosa ci mettiamo addosso. Ecco, la novantenne in me ora si sente meglio, e può tornare a parlare di Trieste.
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